Il nontouring per capelli è una delle ultime tendenze per quanto riguarda giochi di luce e ombre sulla chioma. La differenza con il contouring è però sostanziale

 

Utilissimo per la chioma spenta, il nontouring per capelli è una tecnica utilizzata soprattutto sulle passerelle per dare una luce più naturale alla chioma. La scelta tra le tendenze, è utilissima per chi esige un look più nature e senza stravolgere del tutto la propria chioma. Poco invasiva, vediamo in cosa consiste.

Cos’è il nontouring per capelli

Il nontouring per capelli valorizza il colore e le altre caratteristiche appartenenti alla chioma. Vengono così valorizzati tutti i lati positivi della tinta dei capelli. Con un nero vengono risaltati i punti luce, il castano intensificato, così come il rosso. Il biondo viene solo illuminato e reso più morbido a livello di toni.

Per questo a differenza dello strobing di cui abbiamo parlato QUI, non c’è bisogno di aggiungere altre tinte per effettuare questo procedimento.

Come viene effettuato il nontouring per capelli

Come abbiamo già spiegato, il nontouring viene utilizzato per intensificare il colore della propria chioma. Per farlo non occorrono prodotti troppo chimici, bensì si può giocare benissimo con l’utilizzo di prodotti ayurvedici o di riflessanti. Sono in vendita presso tutti i negozi di profumeria o parrucchieri.

In questo modo si fa attenzione alle proprie ciocche, evitando tinte chimiche. Inoltre, è importante capire quando è il caso di fare una tinta che schiarisca.

Pro e contro del nontouring per capelli

Il principale vantaggio del nontouring sta proprio nel fatto che non va a snaturare il colore originale della chioma, ma aiuta a valorizzare meglio il viso e le sue linee. Infatti, rendendo il colore più intenso, si può giocare con pettinature e tagli più soft per il proprio capello, evitando il netto e deciso contrasto ottenuto con il balayage.

L’unico contro è che predilige una cura più costante: l’utilizzo di prodotti lucidanti per capelli, costante aiuto e contrasto con i riflessi.

QUI abbiamo parlato dell’amla!
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