Esfoliazione: peeling, scrub o gommage? Scopriamo le differenze

Differenza in toni ed efficacia, ma non solo: continuate a leggere per scoprire le differenze di esfoliazione tra peeling, scrub e gommage.

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fonte: web

 L’esfoliazione può variare d’intensità così come d’ingredienti. Per questo esistono 3 procedure differenti che possono essere adattate a tipologie diverse di pelle e capaci di esfoliare gradualmente. Partendo dal gommage, esfoliazione leggerissima; lo scrub utile per le pelli più ruvide, ed il peeling che è prodotta dall’azione chimica ed è d’intensità medio alta. Come abbiamo detto varia in base al tipo di pelle, ma andiamo a scoprire nei dettagli di cosa si tratta.

Esfoliazione: gommage.

Il gommage è un procedimento d’esfoliazione assolutamente delicata. Alla base di questo procedimento c’è una crema idratante ma al tatto gommosa. Questa, asciugandosi sulla pelle, crea uno strato leggerissimo da poter rimuovere. Così si rimuovono gli strati superficiali della pelle morta stimolando il rinnovamento cellulare. Si può ottenere un gommage naturalissimo utilizzando lo zucchero sciolto e posto sul viso aspettando che si asciughi e tirando via molto lentamente, oppure attraverso l’uso del miele indurito. Questa esfoliazione, essendo molto molto delicata, viene consigliata per le pelli sensibili o per chi soffre di couperose (ne abbiamo parlato QUI).

Esfoliazione: scrub.

Questa tipologia di esfoliazione è quella più comune di tutti e viene effettuata attraverso l’uso di micro granuli di vario genere (come farina d’avena, sale o zucchero) e un prodotto più morbido con il quale diluirlo (limone, olio o tonico oleoso). Attraverso questo procedimento, si riesce ad esfoliare le cellule morte dello strato corneo. Proprio per questo viene consigliata per le pelli miste, grasse, inspessite. Abbiamo già parlato degli scrub nutrienti alla frutta negli articoli precedenti spiegando come di regola bisogni evitare scrub salini sul viso (che andrebbero a seccare la pelle). Sul viso basta utilizzare frumento o gherigli di semi oppure zucchero, mentre sul corpo (soprattutto in zona cellulite) utilizzate il sale per assorbire i liquidi sotto cutanei. I migliori scrub sono quelli che contengono olio poiché, essendo lo scrub uno “sfregamento”, l’olio tende ad ammorbidire la pelle creando meno danni. Data la sua efficacia, il procedimento può essere effettuato anche settimanalmente.

Esfoliazione: peeling.

Un’esfoliazione molto profonda ma “dannosa” è il peeling. Questa tipologia d’esfoliazione, infatti, è prodotta dall’azione chimica di due o più ingredienti messi insieme. Molto spesso alla base di certe creme c’è l’acido glicolico, l’acido lattico o quelli della frutta. Però, come spiegato, può rivelarsi dannosa se utilizzato con frequenza. Difatti al centro del procedimento ci sono sostanze aggressive che, quindi, potrebbero irritare la pelle. Ad esempio il bicarbonato, di cui abbiamo parlato QUI. Se usato giornalmente (vale a dire ogni giorno) la pelle tenderà a essere più pulita, ma potrebbe reagire al contrario rendendosi grassa e difficile da trattare. Se volete optare per questo procedimento, utilizzate la frutta: quindi succo di limone, di arancia, di pompelmo ecc.

Certi prodotti poi, possono ricreare un ottimo peeling con l’aggiunta di yogurt bianco (ad esempio). Basta mescolare 30 ml di succo d’arancia con 40 gr di yogurt bianco e stendere sul viso. Il risultato sarà un viso più deterso fin da subito.

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E voi? Come effettuate la vostra esfoliazione?

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