Inverse navel piercing: cosa sapere sul piercing all’ombelico

L’inverse navel piercing è un piercing da applicare sull’ombelico ma diversamente dal comune piercing può essere applicato a testa in giù

Inverse navel piercing
Fonte: Pixabay

L’inverse navel piercing è una delle mode del momento. Tale moda, che in realtà è presente dagli albori degli anni 90, consiste nell’applicare il piercing nella parte bassa dell’ombelico, vale a dire verso il basso. Il normale piercing all’ombelico è infatti nella parte alta dell’ombelico. Tuttavia, applicare i due piercing, ha diverse differenze da considerare prima di fare tale piercing. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Inverse navel piercing: cos’è esattamente?

Come abbiamo già detto l’inverse navel piercing si differenzia dal normale piercing all’ombelico, per essere applicato proprio nella parte bassa dell’ombelico. Quindi il piercer professionista, tende a bucare letteralmente la pelle e applicare il ciondolo con la testa dentro l’ombelico ma la parte pendente al di fuori. Solitamente può dipendere dall’anatomia di una persona, ed è una cosa che può essere decisa facendo prove con applique, ma può dipendere soprattutto se si ha più pelle nella parte bassa dell’ombelico.

Inverse navel piercing: come si fa e i dettagli

Così come per tutti i piercing solitamente dev’essere effettuato SEMPRE da un professionista. DA EVITARE di farli da soli, per non incorrere in infezioni e rischi più importanti. Viene effettuato un buco a scatto nella parte bassa dell’ombelico e viene poi passato tramite un piccolo tubicino un primo gioiello totalmente sterile come il resto degli strumenti. Il suo costo può aggirarsi come il prezzo di un navel normale: sui 40-50 € dai più economici. Ma può cambiare da professionista in professionista. Ovviamente nella parte bassa viene inserito il ciondolo e il pendente. La sua bellezza sta proprio in questo: offrire un gioiello pendente al di fuori dell’ombelico.

Inverse navel piercing: post piercing

Ogni piercing ha poi bisogno di molte cure per guarire. Di solito, a seconda della cura e della pulizia, si possono richiedere dai 6 agli 8 mesi per guarire del tutto. Soltamente possono essere utilizzati prodotti a base di sale non ionizzato e acqua filtrata. Ma ovviamente, la ferita va disinfettata giornalmente con prodotti dedicati, vanno evitati laghi e mari oppure saune e piscine e non va assolutamente rimosso o tolto o giocare con il piercing. Questo perché potrebbe portare ad un contagio di batteri e potrebbe peggiorare la situazione. In alcuni casi si può richiedere anche l’utilizzo di antibiotici in crema oppure anche di medicamenti medici se non curati nella maniera indicata dal proprio piercer.

Inverse navel piercing: largo ai gioielli

Infine, dopo la convalescenza e quindi la guarigione, il buco all’ombelico può essere trattato come un comune orecchino per chiunque voglia. Ovviamente sono meno preferibili i ciondoli poiché sporgono e potrebbero creare problemi con vestiti o cinture. Eppure i preferibili sono quelli ricurvi, chiamati a banana, con palline a chiusura. La lunghezza di tali gioielli però non dev’essere superiore ai 2 cm. Dev’essere ipoallergenica per evitare contagi e il ciondolo non dev’essere troppo pesante nel caso in cui li scegliate. Eppure l’inverse navel viene visto come un accessorio immancabile per chi ha la fortuna di avere pancia piatta, e un dettaglio da non evitare soprattutto in estate!

QUI abbiamo parlato del piercing alle labbra!
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